Tiziano Costa, appassionato cultore della tradizione bolognese, lavora da mezzo secolo (come dire due vite) nell’ambito dell’editoria. Negli ultimi trent’anni si è dedicato esclusivamente a libri relativi a Bologna, indagando sulla storia, personaggi, curiosità, cronache, arte, e tradizioni e stampando a questo riguardo oltre trecento titoli per un totale di circa un milione di volumi. Attualmente è coadiuvato dalla figlia Claudia… “obbligata” a proseguire questa attività negli anni a venire.
Molti ricorderanno il titolo della rivista “C’era Bologna” che negli anni Ottanta e Novanta ebbe un grandissimo successo, divenendo in seguito il simbolo del nostro programma editoriale. Gli splendidi risultati raggiunti hanno posto la nostra casa editrice in posizione avanzatissima in questo particolare settore, ponendosi al centro degli interessi di chi ama Bologna sotto qualsiasi aspetto. Non a caso riceviamo di continuo prove di stima per il nostro lavoro da bolognesi di ogni estrazione culturale e siamo particolarmente grati a tutti, siano essi addetti al lavoro o al commercio, oppure studenti, professori, storici, o autorità istituzionali o anche sconosciuti forestieri di passaggio che rimangono incantati di fronte all’inconsueta bellezza di Bologna e la vogliono conoscere meglio, portandosi a casa qualche libro. Uno dei nostri trecento.
Molti ricorderanno il titolo della rivista “C’era Bologna” che negli anni Ottanta e Novanta ebbe un grandissimo successo, divenendo in seguito il simbolo del nostro programma editoriale. Gli splendidi risultati raggiunti hanno posto la nostra casa editrice in posizione avanzatissima in questo particolare settore, ponendosi al centro degli interessi di chi ama Bologna sotto qualsiasi aspetto. Non a caso riceviamo di continuo prove di stima per il nostro lavoro da bolognesi di ogni estrazione culturale e siamo particolarmente grati a tutti, siano essi addetti al lavoro o al commercio, oppure studenti, professori, storici, o autorità istituzionali o anche sconosciuti forestieri di passaggio che rimangono incantati di fronte all’inconsueta bellezza di Bologna e la vogliono conoscere meglio, portandosi a casa qualche libro. Uno dei nostri trecento.